venerdì 31 dicembre 2010
2010: un anno piovoso
In tutto il 2010 son caduti su Roma Montesacro 1127 millimetri di pioggia, circa 300 in più del 2009. I mesi più piovosi sono stati gennaio, febbraio, maggio, novembre e dicembre. Novembre e maggio sono stati mesi record, facendo segnare quantità di pioggia ben superiori alla media del mese.
Inoltre sia a febbraio che a dicembre è caduta la neve, anche se poca e scioltasi subito, un evento comunque raro per Roma.
giovedì 30 dicembre 2010
martedì 30 novembre 2010
novembre 2010, quasi 300 mm di pioggia su Montesacro
domenica 7 novembre 2010
mercoledì 13 ottobre 2010
lunedì 23 agosto 2010
agosto 2010: bilancio precipitazioni
giovedì 29 luglio 2010
giovedì 1 luglio 2010
bilancio delle precipitazioni - giugno 2010
domenica 30 maggio 2010
bilancio delle precipitazioni - maggio 2010
martedì 18 maggio 2010
Tevere ed Aniene di nuovo in piena
Si è trattata per entrambi i fiumi di una “piena ordinaria”, così classificata su una scala che vede come grado successivo la “piena straordinaria” e infine la “piena eccezionale”. Quest’ultima si presenta per fortuna molto raramente, in occasione di piogge eccezionali, mentre la piena ordinaria si può verificare anche più volte nell’arco di uno stesso anno. L’ultima piena, anch’essa ordinaria ma più consistente, si era verificata a gennaio del 2010 ed aveva fatto registrare per il Tevere un massimo di 11,1 metri a Ripetta e quasi 5 metri per l’Aniene a Ponte Mammolo. Una piena più importante si verificò nel dicembre 2008 con il Tevere che toccò la soglia di 12,5 metri a Ripetta tenendo con il fiato sospeso mezza Roma mentre l’Aniene, superando i 6 metri a Ponte Mammolo, straripava in zona Tiburtina causando gravi danni. Anche a Montesacro e Casal de Pazzi l’Aniene creò seri problemi inondando ampi settori della Riserva Naturale e danneggiando i canali idrici della Cecchina e di via Sannazzaro, oltre a provocare problemi di drenaggio alle fognature in zona via Levanna - via Sannazzaro e nel quartiere Valli, danni che hanno richiesto ingenti stanziamenti ed opere di ripristino che, almeno quelle effettuate, sono durate fino a pochi mesi fa.
Il motivo della piena del 17 maggio 2010 sono state le intense precipitazioni che fin dai primi giorni del mese sono cadute in abbondanza sull’Italia. Un maggio particolarmente “bagnato” questo del 2010, uno dei più piovosi degli ultimi 60 anni a Roma, con circa 140 mm registrati a Montesacro. Consultando gli Annali Idrologici dell’Ufficio Idrografico e Mareografico del Lazio, su cui sono riportati i dati di precipitazione degli ultimi decenni, risulta che dal 1951 ad oggi ci sono stati solo cinque mesi di maggio altrettanto piovosi: quello del 1953, del 1959, 1980, 1998 e 2008. Il più piovoso fu il maggio 1980, che fece registrare la cifra record di quasi 150 mm, subito seguito dal maggio 2008 (140 mm), quando vi fu un’altra importante piena dell’Aniene. A parte queste annate eccezionali, la media per il mese di maggio a Roma è di circa 40 mm.
giovedì 6 maggio 2010
martedì 27 aprile 2010
Referendum acqua pubblica: dove si firma a Roma?
- mercoledì 28 aprile. Largo Argentina (17.30-19.30)
- mercoledì 28 aprile. Davanti la sede Rai Saxa Rubra (9.00-18.00)
- giovedì 29 aprile. Largo Argentina (17.30-19.30)
Per tutte le altre informazioni, visita il sito:
http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme
sabato 24 aprile 2010
Acqua pubblica, parte la raccolta firme per il referendum
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, costituito da centinaia di comitati territoriali che si oppongono alla privatizzazione, insieme a numerose realtà sociali e culturali ha deciso di promuovere 3 quesiti referendari, depositati presso la Corte di Cassazione di Roma mercoledì 31 marzo 2010. Sosterranno tale iniziativa anche diverse forze politiche.
A partire dal sabato 24 aprile inizieremo la raccolta delle firme, in tre mesi dovremo arrivare almeno a quota 500.000 per poter richiedere i referendum. I banchetti per la raccolta delle firme saranno allestiti su tutto il territorio nazionale.
I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo lnel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti.Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.
Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione.
Verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.
40 mm in due giorni
Il giorno più piovoso è stato il 24 aprile, con 30 mm caduti.
domenica 4 aprile 2010
mercoledì 10 marzo 2010
Giorno piovoso del 10 marzo 2010: 40 mm su Roma-Montesacro
domenica 7 marzo 2010
sabato 20 febbraio 2010
2010, un inizio bagnato
domenica 14 febbraio 2010
No alla privatizzazione dell'acqua a Roma
Acqua rubata spa
Ieri 11 febbraio, in un Consiglio comunale straordinario che ha accolto i vertici di Acea e che ha lasciato fuori i cittadini la maggioranza ha portato a casa il suo risultato: approvata la mozione che impegna il Sindaco e la sua giunta “a porre in essere tutte le azioni necessarie per delineare un percorso di cessione delle quote azionarie di Acea SpA”. Immaginiamo i poteri forti di Roma, gli imprenditori e gli immobiliaristi di sempre, fregarsi le mani in attesa di questa nuova gustosa torta da spartirsi.
Ma i Comitati per l'Acqua Pubblica hanno da anni intrapreso un cammino a livello nazionale e internazionale per affermare che l'acqua è un diritto e non una merce! E non saranno gli interessi di quattro palazzinari che già da anni si stanno spartendo la capitale a fermare un fiume che è già in piena!
120 Comuni italiani hanno già approvato delibere che riconoscono l'acqua come “servizio privo di rilevanza economica”, di fatto sottraendola al mercato nel quale il Decreto Ronchi vuole relegarla e centinaia di Comuni ne seguiranno l'esempio.
Centinaia sono le iniziative ed i comitati locali che si battono per l'acqua pubblica, e sempre più numerose sono le vittorie dei comitati nelle vertenze territoriali sull'acqua
Lo zelo di Alemanno che si affretta a cedere le quote di ACEA quando il decreto Ronchi indica il 2015 come termine di tempo, non fa che svelare l'avidità di quegli interessi speculativi che già da anni gareggiano per saccheggiare la città, ma per noi i servizi che riguardano la salute, il benessere e i diritti dei cittadini non sono “servizi di rilevanza economica” e non lo saranno mai!
Non ci faremo sottrarre un bene primario ed un nostro fondamentale diritto! Il Movimento per l'Acqua Pubblica ribadisce il suo NO a questa decisione del Comune di Roma ribadisce il suo NO ad un mercato predatore che vuol far pagare ai cittadini la crisi del sistema economico capitalistico.
La battaglia per l'acqua pubblica è appena iniziata e riaffermiamo che anche noi “porremo in essere tutte le azioni necessarie” per tirare fuori l'acqua dal mercato!
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
venerdì 12 febbraio 2010
Neve a Roma!!!
I primi fiocchi sono caduti, almeno nella zona dell'università La Sapienza, verso le 9.00.
Ma è fra le 10 e le 11 che è caduta gran parte della neve, durante una vera e propria bufera durata quasi un'ora.
La neve ha attecchito, cosa molto rara a Roma, lasciando strade, alberi, tetti ed automobili imbiancati. Già alle 15 splendeva di nuovo il Sole e la neve si è rapidamente sciolta.
Il totale di mm di precipitazione nevosa caduta a Montesacro è di 11 mm (neve fusa mista a pioggia).
Le ultime nevicate consistenti c'erano state il 6 febbraio del 1991, il 10 e 11 febbraio dell'86 e nel gennaio e marzo del 1985 (queste ultime però ben più significative). Più recentemente aveva nevicato nel 2002 e nel 2005, ma solo in alcune zone di Roma e meno abbondantemente.
domenica 31 gennaio 2010
Bilancio delle P - mese di gennaio 2010
domenica 17 gennaio 2010
ISPRA, assemblea dei ricercatori precari a Roma
Il futuro sul tetto
Sara Farolfi (il manifesto)
Dopo cinquantaquattro giorni sul tetto il tasso di emozione è palpabile. Segna ogni parola, vena ogni intervento, sfuma in impercettibile commozione. Sono le dieci del mattino e la stanza dalle finestre a vetri che apre direttamente sul parco della Cellulosa si fa d'improvviso piccolissima. L'assemblea cittadina organizzata dai ricercatori precari dell'Istituto superiore per la protezione ambientale (Ispra) - «quale futuro per la ricerca e per l'ambiente» - ha fatto il pieno. Il pieno di colleghi degli altri enti pubblici di ricerca, di cittadini del quartiere che da 54 giorni solidarizzano con 'il tetto' di via Casalotti, c'è una rappresentanza di Eutelia e ci sono delegazioni di altre realtà locali battute dalla crisi. Ai politici ieri (ai pochi presenti) non è stata data parola.Il tendone e le tende per dormire sono ancora lì. Senza risposte risposte i ragazzi del 'tetto' di via Casalotti non hanno alcuna intenzione di mollare. Tantomeno di «svendere 54 giorni per un piatto di lenticchie», avverte Cristiano Fiorentini, del sindacato Usi-Rdb che sta seguendo la vertenza. Chiedono in sostanza la prosecuzione contrattuale degli attuali ricercatori, concorsi per contratti di lavoro a tempo determinato (che per moltissimi di loro sarebbero una vera conquista) e il blocco dell'accesso di precari esterni. Ma sanno che la partita sarà molto più difficile. Ivan Consalvo, che da ben nove anni fa ricerca nell'istituto, quando lo dice si prende un applauso lunghissimo. «Non ci interessa occupare una scrivania, vogliamo fare ricerca e siamo convinti che la ricerca debba essere pubblica perchè solo così può cercare la verità». Non è stato facile decidere di occupare il tetto del proprio istituto e rimanerci 54 giorni, Natale e capodanno compresi. Ma da quando Ispra è nata, per decreto del ministro Tremonti nell'agosto 2008 e come accorpamento di tre enti preesistenti, «l'intenzione di svilimento e di progressivo smantellamento è stata evidente». Basti dire che l'istituto è ancora commissariato e che il commissario proviene dal ministero dell'interno: «Ma qualcuno sa spiegarmi cosa ne sa di ricerca un ex prefetto?». «La verità è che vogliono smantellare tutto quello che è pubblico a cominciare dall'istruzione, università e ricerca», interviene emozionatissima Patrizia Lepore, una delle precarie della scuola, salite a settembre sul tetto del provveditorato di Benevento. «Il sapere non è merce, non può essere messo sul mercato, come hanno tentato di fare sia governi di centro destra che di centro sinistra - dice Francesco Porcaro dell'Infn (l'Istituto nazionale di fisica nucleare - Mercificarlo è ucciderlo». Eppure gli enti pubblici di ricerca sono ormai strutturalmente precari. All'Ingv (l'istituto di geofisica e vulcanologia) su 1000 dipendenti 400 sono precari, «e sono loro, anzi noi, che facciamo turni di monitoraggio sismico ventiquattrore su ventiquattro», racconta Raffaele. Stesso discorso all'Enea, ancora per aria da quando da ente per la ricerca ambientale è stato trasformato in un'agenzia per l'energia.I sindacati di base pensano a uno sciopero di tutta la ricerca pubblica. E i sindacati confederali dove sono? Alessandra Carnicella, delegata Fiom di Eutelia, si sente chiamata in causa e risponde: «La Cgil ha il dovere d'intervenire in vertenze così aspre». Qui si parla del futuro del paese, per dirla con l'attore e autore teatrale Ulderico Pesce: «Vogliono farvi diventare dei burocrati, vogliono una ricerca al servizio di chi comanda, attenti ragazzi».
sabato 9 gennaio 2010
Tevere e Aniene di nuovo gonfi: ma è solo una piena ordinaria
Il Tevere ha raggiunto ieri 8 gennaio l'altezza di 11,4 metri a Ripetta, quindi inferiore ai 12,5 del dicembre 2008. L'Aniene è invece passato in soli due giorni da 2,5 m a 4,5 m a Ponte Mammolo (dati del Servizio Idrografico Regione Lazio http://www.idrografico.roma.it/ ). Si tratta di piene ordinarie, peraltro diversi metri inferiori a quelle registratesi nel dicembre 2008 (anch'esse erano piene ordinarie).
Il giorno piovoso del 9 gennaio 2010 ha fatto registrare 20 mm di precipitazioni.
Una situazione difficile potrebbe esserci nei prossimi giorni se le precipitazioni dovessere continuare con abbondanza. Esse infatti cadono su terreni ormai saturi di acqua, che non riescono più ad assorbire.
venerdì 1 gennaio 2010
Primo giorno piovoso del 2010: 19 mm su Montesacro
Sul quartiere Montesacro sono caduti stanotte 19 mm.
E' il primo giorno piovoso del nuovo decennio.